Dalle pagine della Gazzetta dello Sport odierna l’ex di Milan e Juve anticipa la sfida di sabato puntando su alcuni protagonisti in particolare.
Nell’ èlite del calcio italiano, lo scontro tra Milan e Juventus non è solo una partita, ma una pagina vivente di storia, dove leggende del passato e del presente si intrecciano in un racconto di passione, tattica e ardore sportivo.
Un importante doppio ex, con un passato glorioso in entrambe le squadre, ci offre uno sguardo privilegiato su ciò che rende questi incontri indimenticabili, oltre a condividere le sue riflessioni sull’evoluzione dei club e su alcune delle stelle che oggi brillano sul campo.
Il valore della continuità
Parlando di potenziale e talento nel Milan attuale viene evidenziato come giocatori del calibro di Hernandez e Leao mostrino lampi di pura classe, ma siano frenati dalla mancanza di continuità nonostante un buon periodo attuale per il poetoghese. Per emergere veramente e accedere al rango di fuoriclasse, il consiglio è quello di guardare ai modelli del passato come Del Piero, Pirlo e Seedorf, icone che hanno mantenuto livelli di prestazione elevati con costanza.
Le fasce saranno decisive?
La discussione con Gianluca Zambrotta si sposta poi sugli esterni, con gli juventini Cambiaso e Conceição che rappresentano il futuro e, allo stesso tempo, l’attualità del gioco sulle fasce. In casa Milan invece, con un modulo meno conservativo, sono la certezza Pulisic e il ritrovato Leao che potranno spaccare il match di sabato. Zambrotta apprezza la loro velocità, tecnica e capacità di far la differenza, evidenziando come il successo di Milan e Juventus possa passare anche dalle loro prestazioni.
Prospettive europee di Milan e Juventus
Le aspettative per Milan e Juventus in Champions League si collocano al superamento della fase a gironi come obiettivo minimo, contemplando anche la possibilità di avanzare tra le prime otto. Zambrotta, con l’autorevolezza di chi ha calcato quelle scene, vede nelle rose delle due squadre il potenziale per ambire a risultati importanti in Europa.
La transizione di Ibra
La recente trasformazione di Zlatan Ibrahimovic da giocatore a dirigente è osservata con interesse dall’ex compagno ed amico Zambrotta, che riconosce in questa fase un passaggio complesso, sottolineando come sia ancora presto per giudizi definitivi, pur notando una carica e un impegno inconfondibili nel campione svedese non del tutto apprezzato al momento dalla tifoseria rossonera a causa di alcune uscite mediatiche e progetti paralleli che col Milan hanno poco a che fare.
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